Sapete quali sono le quattro grandi invenzioni cinesi che hanno cambiato la storia? Stiamo parlando di carta, polvere da sparo, stampa e bussola. Volete scoprire quando e come sono state inventate?
Oggi si pensa alla Cina come a un paese proiettato verso il futuro, con treni velocissimi e tecnologie all'avanguardia, una nazione che ha vissuto una crescita economica esponenziale, diventando nel giro di pochi decenni uno tra i più importanti paesi a livello mondiale.
Non tutti sanno che la Cina era un paese all'avanguardia anche in epoca imperiale, che ha saputo lasciare un'impronta indelebile per la storia. Gli storici parlano di quattro grandi invenzioni che hanno rivoluzionato la storia dell'umanità: carta, polvere da sparo, stampa e bussola.
Sapete che sono state tutte e quattro inventate in Cina? La Via della Seta e le altre rotte commerciali hanno svolto un ruolo cruciale nella diffusione di queste nuove tecnologie in Occidente. Vediamo insieme la storia di queste quattro grandi invenzioni cinesi.
Curiosità: in cinese per descrivere una persona molto colta si dice che "ha 5 carri pieni di libri". L’origine di questo modo di dire si fa risalire a uno studioso di nome Hui Shi vissuto durante il Periodo degli Stati Combattenti (453-221 a.C.). Ogni volta che doveva spostarsi per impartire i sui insegnamenti, gli servivano 5 carri per potere contenere tutti i suoi libri e i suoi scritti. I libri a quel tempo erano fatti di bambù e legno, quindi non solo erano pesanti, ma occupavano anche molto spazio!
L’invenzione della carta ha contribuito notevolmente allo sviluppo e al diffondersi della cultura. Prima della sua invenzione, nell'antica Cina si utilizzavano ossa, gusci di tartaruga e bambù come supporto per scrivere, ma a causa delle dimensioni e del peso erano materiali poco pratici.
Come prima soluzione si pensa alla seta e ai tessuti di fibre di canapa, ma anche questi erano poco adatti come supporto per la scrittura, anche perché erano materiali creati per scopi ben diversi e piuttosto costosi.
Tradizionalmente si fa risalire l'invenzione della carta al 105 d.C.. Un eunuco vissuto durante la dinastia degli Han Orientali (25-220 d.C.), Cai Lun, crea un nuovo supporto per scrivere utilizzando la corteccia degli alberi mescolata a tessuti e vecchie reti da pesca: tutti materiali che potevano essere reperiti a basso costo. Questo è ciò che contribuisce alla rapida diffusione e alla produzione su larga scala in breve tempo in tutto l'Impero cinese.
La tecnica per realizzare la carta viene esportata in Corea nel 384 d.C. e nell’anno 610 un monaco coreano la introduce in Giappone. Durante la guerra tra Impero Cinese e l’Impero Arabo, una parte di soldati dell'esercito Tang (618 - 907) e alcuni operai che lavoravano la carta cadono prigionieri degli arabi: da qui la carta si diffonde anche in Medio Oriente. Nell’XI secolo è il turno dell’India, dove è stata introdotta da alcuni monaci cinesi che erano in viaggio alla ricerca di antichi sutra buddhisti.
Dal mondo arabo, la tecnica di produzione della carta arriva in Africa e in Europa. La prima fabbrica di carta europea è stata costruita in Spagna. Nella seconda metà del XVI secolo arriva in America e nel XIX secolo in Australia.
Attorno al 600 d.C. in Cina si inventa una tecnica di stampa a incisioni fisse. Questa prima forma di stampa inizia a diffondersi durante la dinastia Song (960-1279 d.C.), ma ben presto si iniziano a notare alcuni difetti e inconvenienti: incidere un intero testo richiedeva molto tempo, gli errori di scrittura erano difficili da correggere e l’archiviazione era problematica.
Siamo nell'anno 1401, durante il regno dell’imperatore Ren Zong della dinastia Song Settentrionale. Il tipografo Bi Sheng inventa una tecnica di stampa a caratteri mobili in argilla e riutilizzabili più e più volte per la composizione di testi diversi. All'epoca nessuno si era reso conto di quanto fosse innovativa questa invenzione.
Dopo circa 200 anni dalla sua prima apparizione, la stampa a caratteri mobili viene esportata in altri paesi. Non è ancora chiaro se Gutemberg, l'inventore occidentale della stampa a caratteri mobili conoscesse o meno la tecnica inventata da Bi Sheng, resta comunque il fatto che questa invenzione cinese è stata a dir poco rivoluzionaria e ha avuto un grande impatto nella storia del mondo.
In cinese la polvere da sparo si chiama 火药 huo yao, che significa "medicina per il fuoco". A differenza della stampa e della carta, l'invenzione della polvere da sparo è stata accidentale.
La polvere da sparo è stata "scoperta" per caso tra il X e il XII secolo da alcuni alchimisti che cercavano di realizzare un elisir dell’immortalità partendo da un miscuglio di solfuro, salnitro e carbone.
All'inizio, la polvere da sparo in Cina è stata utilizzata principalmente per feste e riti religiosi, ma già alla fine della dinastia Tang (618-907 d.C.) inizia a essere usata per scopi bellici. Durante le dinastie Song (960-1279 d.C.) e Yuan (1279-1368 d.C.), due periodi caratterizzati da numerose guerre, si inventano le prime armi da fuoco: dei cannoni formati da canne di bambù che sparavano frecce infuocate.
La tecnica per creare la polvere da sparo passa al mondo arabo tra XII e XIII secolo, da qui arriva in Grecia e nel resto dell’Europa, da dove viene ben presto diffusa in tutto il mondo.
Durante il Periodo degli Stati Combattenti (453-221 a.C.), per orientarsi veniva utilizzato uno strumento chiamato 司南 si nan, l'antenato della bussola. Era composto da un piatto su cui era appoggiato un magnete dalla forma di mestolo ricurvo, il cui manico puntava verso Sud. Durante l’XI secolo si realizzano primi aghi di acciaio magnetizzato che si allineavano sull’asse Nord-Sud ed è così che nasce la bussola come la conosciamo oggi: uno strumento che ha rivoluzionato la navigazione e ha contribuito alle grandi esplorazioni.
Gli storici fanno risalire l'introduzione della bussola in Europa attorno al XII secolo, attraverso gli arabi. Da quel momento la storia cambia il suo corso, con l'apertura di nuove rotte commerciali e, più tardi, con la scoperta dell'America.
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